Bergamo Insieme riprende il suo percorso civico, il viaggio avviato nel giugno del 2023 per ragionare sulla città, per conoscere la città, per capire come cambiarla al fine di renderla un posto migliore dove vivere. Un ragionare che vada oltre gli interessi privati o di gruppi, oltre le etichette politiche.

La via del buon senso.

Il nostro ritorno avviene dopo le elezioni comunali dell’8 e 9 giugno scorso. Ci siamo presentati pure noi, con un programma che trovate online; sono delle linee di intervento sulla città per le quali si può davvero usare l’aggettivo “innovativo” (aggettivo molto inflazionato perché di norma usato a sproposito). Sì, il nostro programma è innovativo. Ma resterà lettera morta, perché abbiamo raccolto l’1,4 per cento dei voti, troppo pochi.

Ma andiamo avanti perché ragionare, capire, riflettere è importante, perché la sfida del futuro non è per niente facile.

Questi tre mesi di silenzio non sono stati semplicemente una pausa di riflessione, come si suole dire. In questi mesi abbiamo cercato di capire meglio che cosa sia il mondo politico della città, le sue caratteristiche, il peso dei partiti, delle conoscenze, delle singole persone. Li abbiamo osservati dal di dentro, ed è stato molto interessante, per noi un’esperienza nuova. Talvolta preoccupante. Necessaria.

Adesso riprendiamo a proporre momenti di incontro sui problemi più seri della città. Cominceremo a novembre con una o due serate su un tema poco conosciuto: i nostri ragazzi, le nostre persone la cui mente soffre, che non ce la fanno più e allora … e allora tante risposte diverse. Depressione, dipendenze, isolamento, sdoppiamento di personalità. Sofferenza, tanta sofferenza. E rifiuto della realtà. Autolesionismo.

Quanti sono questi giovani che non riescono ad affrontare la vita? Quante sono queste persone? Chi sono? Che cosa può fare la città per aiutarle?

Ne parleremo nel convegno: “I matti siamo noi” (che non facciamo niente).