Il Caravaggio corre verso un nuovo record di passeggeri: 16 milioni all’anno, collocandosi saldamente al terzo posto fra gli scali italiani. Nel contempo ha preparato un nuovo piano di sviluppo, in corso di approvazione. Dove vuole arrivare l’aeroporto di Bergamo?

Bisogna considerare diversi elementi. Il primo è la distanza dal centro della città: quattro chilometri in linea d’aria. Il secondo è che decolli e atterraggi (oltre duecentocinquanta al giorno) provocano rumori che, in talune zone della città, risultano al di fuori dei limiti di legge. Il terzo è che ciascun aereo che decolla o atterra brucia una notevole quantità di cherosene: 560 litri dalla piazzola di partenza al primo minuto di volo; 300 litri nell’atterraggio fino alla linea di stop. Oltre alla produzione di inquinanti come benzene, toluene e via dicendo, questo significa immettere nell’aria 550 tonnellate di anidride carbonica al giorno.

Come possiamo coniugare l’importante risorsa economica con le necessità della salute e dell’ambiente dei nostri cittadini? La decisione di mettersi quasi completamente nelle mani di un’unica compagnia low cost, Ryanair, è strategicamente giusta, saggia? Che cosa comporta?

Bergamo Insieme organizza il convegno DOVE VOLA IL CARAVAGGIO per cercare una risposta a tali interrogativi non su base ideologica, ma utilizzando il criterio dei numeri e del buon senso. 

 

                DOVE VOLA IL CARAVAGGIO

 SABATO 6 APRILE 2024  – ore 21 – AUDITORIUM EX CHIESA DI  SAN SISTO (via della Vittoria, n 1, Colognola) 

 INTERVERRANNO 

FRANCO FASSINI – ex Direttore Commerciale dell’aeroporto Caravaggio di Orio al Serio

ANTONELLA LITTA – Associazione Italiana Medici per l’Ambiente 

PAOLO ARESI – Presidente Bergamo Insieme

CLAUDIO ARMATI – Candidato nella lista Bergamo Insieme